Fly Style Spinning e Spinfly: tecnica, attrezzatura e consigli

Hai sentito parlare del Fly Style Spinning, ma non hai capito bene come funziona? Abbiamo deciso di scrivere questa breve guida per darti tutti gli strumenti di base per iniziare a praticare questa nuova disciplina.

Innanzitutto, che cos’è lo Spinfly? Lo Spinfly non è altro che l’applicazione della pesca a mosca all’attrezzatura da spinning. Due mondi di nicchia che di solito non si parlano entrano a contatto migliorandosi l’uno con l’altro. Tutto nasce grazie a Roberto Cazzola che per primo ha provato a pescare con l’attrezzatura da spinning, ma inserendo come esca una mosca vera.

Il Fly Style Spinning è un concetto di pesca nuovo che appassiona tante persone in giro per il mondo. Per iniziare non servono attrezzature costose e basta qualche consiglio per avere i primi risultati: abbiamo quindi chiesto alcuni tips e un approfondimento tecnico agli esperti del settore di Extra Fishing Gear.

Spinfly: tecnica

Lo Spinfly nasce per la pesca della trota in torrente, ma sono molte le specie che puoi catturare. Alcuni esempi sono i cavedani, i barbi, le carpe, gli aspi e le scardole.

La tecnica consiste nell’utilizzare esche artificiali che riproducono insetti come mosche, ditteri, effimere o tricotteri. Queste vengono montate su una canna da spinning tradizionale con un filo trecciato di diametro basso che permette dei lanci lunghi anche con esche di 1-2 grammi.

Il lancio è un momento importante dello Spinfly: il pescatore deve essere abile a lanciare con la giusta potenza e a mimare l’attività di un insetto alle prese con l’acqua. La canna dev’essere lunga almeno 2.4 metri e il cimino reattivo e molto veloce.

Spinfly: attrezzatura

Anche se l’attrezzatura per fare Fly Style Spinning non costa molto e può essere integrata a quella del normale spinning, è meglio rispettare alcuni parametri per pescare con più agio.

Innanzitutto, la canna. L’ideatore dello Spinfly afferma che è meglio utilizzare una canna da spinning che per metà è molto rigida e per metà molto flessibile. Essa deve essere lunga e molto leggera. Per quanto riguarda il mulinello può essere tranquillamente un 1000, ma se si vuole avere più gittata si può optare per un 2000 leggero con bobina larga.

Per lanciare esche così piccole, alla nostra canna dobbiamo imbobinare un monofilo o un trecciato estremamente sottile (attorno allo 0.02) con carico di rottura attorno al chilogrammo. Se si usano mosche un pochino più pesanti si può anche optare per uno 0.04 o 0.06 con un carico di rottura di 3 kg.

Il filo viene paragonato a un capello per quanto è sottile, ma allo stesso tempo deve essere costituito da molti filamenti che lo rendano resistente alla forza del pesce.

Fly Style Spinning: consigli utili

Iniziare a fare Spinfly è semplice e divertente. Permette di scoprire un nuovo approccio alla pesca, che è rispettosa per l’ambiente e molto poco invasiva. Le esche artificiali sono infatti concepite per recare il minimo danno al pesce e permettono di slamarlo velocemente per un rilascio immediato.

Per fare Fly Style Spinning in Italia bisogna iniziare scegliendo accuratamente il luogo in cui andare. Torrenti e piccoli riali sono perfetti per iniziare essendo il regno delle trote selvatiche. In generale, però, anche fiumi di fondovalle, canali, laghi, laghetti e cave sono posti in cui ha senso fare Spinfly.

Secondo: è opportuno avere una buona selezione di esche adatte alla stagione, alle acque e alle prede che si vogliono cacciare. Scegliere l’esca giusta è importante per attirare l’interesse del pesce.

Infine, provare. Più si fa pratica, in particolare con il lancio del Fly Style Spinning, più si diventa bravi e si ha la possibilità di ottenere dei risultati soddisfacenti. Lo Spinfly è uno degli stili di pesca emersi negli ultimi anni e sta prendendo sempre più piede, in particolare tra i nuovi pescatori.

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