Come evitare il pignoramento mobiliare e difendersi da un titolo esecutivo
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Il pignoramento mobiliare è di fatto un titolo esecutivo mediante il quale un tribunale rende noto a un soggetto debitore che deve rispondere del suo debito e quindi, non potendo pagare utilizzando la moneta di uso corrente, deve consentire a un ufficiale guidiziario designato di procedere nei suoi confronti mediante un’azione coatta; quest’ultima, nel caso del pignoramento mobiliare, prevede l’esproprio dei beni mobili del debitore fino alla copertura totale della cifra da restituire, comprensiva di interessi e spese d’istruttoria.
A tal proposito è giusto rendere noti alcuni aspetti che riguardano più in generale l’opposizione a un titolo esecutivo e, nel caso specifico, sul come evitare il pignoramento mobiliare.
In cosa consiste il pignoramento mobiliare
Il pignoramento mobiliare è un titolo esecutivo emesso da un tribunale che permette a un creditore di rivalersi sul debitore che non paga o non può pagare un determinato debito; tale provvedimento scatta generalmente dopo l’eventuale pignoramento dei conti correnti, dal momento che le somme di denaro presenti su di essi non possono coprire l’ammontare del debito.
Il pignoramento mobiliare consiste nella confisca dei beni mobili presso la residenza o il domicilio del debitore; si tratta di un provvedimento che ha delle limitazioni, nel senso che alcuni oggetti fondamentali per la sussistenza del debitore, come per esempio i fornelli a gas, non possono essere pignorati.
Generalmente rientrano fra i beni pignorabili i gioielli, siano essi orologi o collane (per esempio), alcuni beni strumentali come la televisione, mobili di pregio, attrezzature che non siano indispensabili, denaro contante e arredi che non siano il letto, le cassapanche e gli armadi guardaroba; l’elenco è più lungo e preciso e deve essere approfondito in separata sede. Tutti i mezzi di locomozione, motorizzati oppure no, rientrano fra i beni pignorabili; fra di essi è quindi inclusa l’eventuale auto, la moto e la bicicletta per fare un esempio.
I metodi per evitare il pignoramento mobiliare
Il pignoramento mobiliare può essere evitato attraverso alcuni sistemi assolutamente consentiti dalla legge; il metodo più semplice, ma quantomeno inverosimile, consiste nel saldare il debito versando la cifra dovuta direttamente all’ufficiale giudiziario il giorno che si presenterà presso l’abitazione per adempiere al pignoramento.
Un’altra opportunità consiste nel fare formale opposizione, cioè riservarsi il diritto di opporsi successivamente in un’altra sede di giudizio; così facendo, il creditore potrebbe decidere di non proseguire nel pignoramento, ma se ciò non dovesse accadere il debitore avrebbe comunque la possibilità di pretendere la restituzione di quanto versato, sempre che il tribunale decida di revocare il provvedimento; in caso contrario, il debito aumenterebbe di ulteriori interessi moratori e spese processuali.
Una terza possibilità consiste nel versare all’ufficiale giudiziario, prima che il titolo esecutivo abbia luogo, le spese processuali relative all’opposizione aumentate dei 2/10; in questo caso il pignoramento mobiliare verrebbe temporaneamente sospeso in attesa della sentenza.
Cosa non fare per evitare il pignoramento mobiliare
Ciò che bisogna evitare nel caso si venga citati come debitori in un procedimento di pignoramento mobiliare, sono alcuni comportamenti tanto scontati quanto sanzionabili anche penalmente; nello specifico:
- non aprire all’ufficiale giudiziario o impedirne l’ingresso presso la residenza o domicilio del soggetto debitore;
- spostare i beni in un altro luogo con lo scopo di rendere il pignoramento inefficace.