In questi tempi segnati da dibattiti accesi su questioni di natura energetica, il tema della portata volumetrica è tornato anch’esso alla ribalta. Per quale motivo un argomento, che è parte della dinamica dei fluidi, desta così tanto interesse? Scopriamo il motivo nei prossimi paragrafi.
Che cos’è la portata volumetrica?
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Come accennato poc’anzi, la portata volumetrica, spesso definita anche soltanto portata volumica, è un concetto che appartiene all’ambito della dinamica dei fluidi e il cui scopo, quindi, è lo studio del movimento di questi ultimi. In senso più specifico, la portata volumetrica ci consente di misurare la quantità di fluido che attraversa una certa sezione tubolare in una specifica unità di tempo. Abbiamo detto “sezione tubolare” perchè solitamente, per ovvie ragioni fisiche, il trasferimento di un fluido avviene mediante tubi ma la portata volumetrica, teoricamente, si può applicare a qualsiasi sezione, di qualsiasi forma. In effetti, la portata volumetrica ci dice della quantità di fluido spostato in una certa unità di tempo, anche quando il movimento avviene in un canale fluviale, per esempio, che è ben lontano dalla forma cilindrica di un tradizionale tubo.
Come si misura la portata volumetrica?
Compreso che il mezzo di trasporto del fluido può avere qualsiasi forma, vediamo adesso di esplicitare la formula che consente di calcolare la portata di un fluido. Iniziamo con il precisare che tale misura viene identificata con il simbolo Q, ma non solo. In effetti talune volte può essere usata la semplice v minuscola e in altri casi si predilige l’uso del simbolo Qv. Il calcolo avviene moltiplicando A per v, dove A indica la superficie della sezione attraverso cui si muove il fluido e si calcola in metri quadrati. La v, invece, indica la velocità con cui il fluido (ma vedremo che tale concetto non si applica esclusivamente ai fluidi) si muove perpendicolarmente attraverso la sezione A, ovvero all’intero del volume che costituisce il mezzo di trasporto. Tale velocità viene misurata in metri al secondo, ma ciò non toglie che in determinate circostanze sia necessario, e conveniente, una misurazione su base oraria, oppure un calcolo al minuto e perfino giornaliero. Complessivamente, in accordo con gli standard internazionali, l’unità di misura adottata per la portata volumetrica è di metri cubi al secondo ma anche in questo caso vale quanto appena accennato, ovvero la possibilità di modificare il valore temporale di misurazione, adattandolo alle specifiche esigenze.
Perchè misuriamo la portata in metri cubi?
I motivi sono molteplici ma in generale possiamo dire, come vedremo nel prossimo paragrafo, che la portata volumetrica si applica non soltanto ai fluidi e che la misurazione in termini di metri cubi è molto più preicsa in termini di volume spostato. Tuttavia, è normale che trattando di fluidi verrebbe naturale approcciare il problema in termini di litri al secondo oppure litri su base oraria. Ovviamente si tratta di una misurazione possibile, che semplicemente comporta una successiva conversione da l/h a m3/h, secondo un calcolo molto semplice e che può essere eseguito anche con dei tool disponbibili online. Il medesimo discorso di conversione si potrebbe fare anche se volessimo convertire dal normale metro cubo in litri oltre che da litri a metro cubo.
Gli ambiti di applicazione della portata volumetrica
Come accennato poc’anzi, la portata volumetrica nasce per misurare lo spostamento di fluido all’interno di un corpo ma è da precisare che la sua applicazione vale sia per molteplici tipologie di fluido, sia per altri elementi trasportati in forma gassosa, ecco perchè la conversione della portata volumetrica (approfondisci qui) potrebbe essere un aspetto molto rilevante. Tra gli altri fluidi potremmo citare il sangue che si sposta nelle vene, oppure il GPL o anche il metano e il gas naturale tra gli elementi non in forma liquida. L’attenzione di questi mesi verso il trasporto del gas naturale è uno dei motivi per la crescita di attenzione verso la portata volumetrica, visto che questa formula ci consente di misurare la quantità spostata in condizioni normali di gas.